In caso di omesso versamento del bollo relativo all’emissione delle e-fatture, il decreto crescita prevede l’applicazione delle ordinarie sanzioni di cui all’art. 13 Dlgs 471/97; il collegato fiscale ha previsto l’invio di avvisi bonari per le mancanze, che potrà essere sanato nei 30gg successivi, beneficiando della riduzione a 1/3 della sanzione del 30% applicabile.
Ai fini del contrasto all’evasione il Governo punta tutto sui pagamenti tracciabili. Saranno obbligatori a partire dal 1° luglio 2020, come pure le sanzioni. A queste misure, già dal 1° gennaio 2020, saranno operative le seguenti regole: le spese, ai fini della detrazione, devono essere pagate con mezzi tracciabili (carte e bonifici); saranno detraibili anche le spese per parrucchieri, ristoranti, idraulici, sempre se pagate con mezzi tracciabili.
Il collegato alla manovra 2020 rivede le compensazioni. I crediti derivanti dalle imposte sui redditi e dall’Irap per importi superiori a 5.000 euro annui, si potranno compensare dal decimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione da cui il credito emerge. Anche i contribuenti non titolari di partita Iva, con riferimento ai crediti maturati a decorrere dal 2019, avranno obbligo di trasmettere esclusivamente attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle entrate i modelli F24 contenenti compensazioni. La mancata esecuzione delle deleghe di pagamento a seguito di attività di controllo sui crediti compensati, sopporterà una sanzione di 1.000 euro per ogni F24 scartato. La disposizione si applicherà a partire dal mese di marzo 2020.
In tema di lotta all’evasione, in manovra 2020, si parla di inserire il meccanismo reverse charge agli appalti nei settori che fanno largo uso di manodopera, così a versare l'Iva potrebbe essere il committente e non l'appaltatore. Obiettivo è quello di colpire le false Coop che utilizzano manodopera a basso costo non pagando tasse e contributi, e alimentando i fenomeni di caporalato e criminalità organizzata.